Come ogni anno prosegue al Teatro Stabile di Genova la Rassegna di Drammaturgia contemporanea: l’occasione per conoscere testi nuovi, spesso al debutto, da tutto il mondo.
E’ diventato ormai un appuntamento immancabile di fine stagione, per il Teatro Stabile di Genova, quello con la nuova drammaturgia. Prosegue, infatti, anche in questo principio di estate, la rassegna dedicata a nuovi testi, dall’orizzonte internazionale, destinata a portare in scena nuove istanze narrative e attoriali da tutto il mondo.
Presente, classici, futuro
Giunta alla sua ventiduesima edizione, la rassegna si offre quale ponte di dialogo tra passato e futuro, a partire dalla convinzione che un teatro vivo deve essere capace di osservare ed interrogare il presente attraverso il linguaggio, il vissuto e la capacità d’indagine di autori internazionali contemporanei, naturalmente sempre mantenendo un punto di osservazione fisso, una sorta di stella polare, con lo sguardo atemporale ed illuminato dei grandi classici.
Da tutto il mondo, per il mondo
Presentando testi teatrali - spesso mai rappresentati in Italia - scritti da una nuova generazione di drammaturghi, l’intento è quello di proporre ad un pubblico, sempre numeroso ed eterogeneo, nuove suggestioni e nuove tendenze nazionali ed internazionali, in fatto di scrittura per la scena. Dal 1996 a oggi, la Rassegna di Drammaturgia Contemporanea ha già sperimentato settantré nuovi testi, alcuni dei quali sono poi diventati anche dei veri e propri spettacoli di produzione. Anche quest’anno i temi di riferimento sono molto vari, concentrandosi in ogni caso sul tema della diversità (Sangue matto di Nurkan Erpulat e Jens Hillje), del dialogo intergenerazionale (Lingua Madre Mameloschn di Sasha Marianna Salzmann), della paura del futuro (Mors tua vita mea di Silvia Zoffoli). Temi di urgenza drammaturgica, sempre presenti sul palco, sempre portati con sensibilità differenti.
Per tutte le informazioni, vedere le schede spettacoli consultabili nell’ ELENCO COMPLETO degli spettacoli a Genova.
